A partire da lunedì sera molti benzinai aderiranno a una protesta contro il caro carburanti: le luci degli impianti self service saranno spente. Una manifestazione silenziosa lanciata dalle sigle e associazioni di categoria che in questo modo vogliono sensibilizzare sulla figura del benzinaio troppo spesso di questi tempi additato per i forti rincari.
“Esporremo un cartello – ha affermato Enzo Nettis, presidente di Faib-Confesercenti, l’associazione dei gestori – per spiegare agli automobilisti il senso dell’iniziativa. La nostra decisione di spegnere le luci potrebbe comportare qualche disagio per i consumatori, ma pensiamo di avere la loro solidarietà, perché noi e loro siamo ugualmente vittime. La categoria lamenta una situazione sempre più insostenibile”.
I prezzi in folle aumento infatti, non solo non sono decisi dai gestori delle pompe, ma addirittura ne mettono a rischio la sopravvivenza. Secondo le associazioni infatti, il margine di guadagno dei benzinai non aumenta di paripasso con il costo ma anzi rimane invariato a circa 3 centesimi e mezzo lordi al litro.
“I litri venduti calano proprio a causa dell’incremento dei prezzi – prosegue Nettis – dalle rilevazioni presso gli impianti condotte da Faib-Confesercenti risulta che nell’ultima settimana i consumi sono già scesi del 15 per cento. È necessario diminuire subito la tassazione su benzina e gasolio per raffreddare i prezzi, altrimenti né le imprese, né i consumatori riusciranno a reggere ancora a lungo”.