Troppa Milano per questa Brescia. L’olimpia fa sua anche gara 3 senza troppi patemi, si guadagna il posto in finale e pone fine alla stagione da sogno della Pallacanestro Brescia. Così come per le prime due partite della serie, la versione playoff delle scarpette rosse sono una montagna troppo alta da scalare. Al PalaLeonessa (con la presenza speciale di Roberto Baggio) finisce 86 a 96.

Fin dall’inizio l’Olimpia fa vedere i muscoli mettendo a segno un parziale di 0 a 7. Brescia però è brava a non farsi subito ammazzare e rientra. Sul fronte di Milano c’è però anche il fattore triple: 7 su 13 nel primo quarto e 14 su 23 nel primo tempo.

Brescia fa sempre fatica ad andare al di sotto della doppia cifra di vantaggio. Nel terzo quarto mostra anche gli artigli e per qualche minuto si mette in mostra anche un Bilan fino a quel momento assente. Ma non basta e nell’ultima frazione l’Olimpia prende il largo, fino a un lungo garbage time in cui le difese si allentano e il PalaLeonessa rende omaggio ai propri beniamini, ringraziandoli.

Per i bilanci dettagliati ci sarà tempo. Ora basti dire che non può non essere positivo. Magari la speranza era quella un’eliminazione meno amara e netta. Ma questa cavalcata rimarrà nella storia della palla a spicchi bresciana.

Il match

La partita potenzialmente decisiva fra Brescia e Milano inizia più che mai in salita con un parziale ospite di 7 a 0 figlio anche di qualche distrazione nostrana, poi sanato solo in parte da Cournooh con una tripla e un canestro di Della Valle (che però sbaglia il libero aggiuntivo). L’Olimpia sale a quota 12, ma il numero 25 bresciano ha la mano calda dalla lunga distanza scongiurando la fuga. Il meno 1 è griffato Adv dall’arco, peccato che dal lato opposto Napier faccia lo stesso prima di spedire in lunetta il capitano della Germani che questa volta fa 2 su 2. 13 a 15 a metà quarto. Fioccano le triple fra Shields, Gabriel e Hall. Sul 16 al 23 Magro decide di fermare tutto per un minuto. Questa fase si fa tesa con un crescente malumore nel tifo per alcuni fischi arbitrali. Tocca a CJ sbloccare l’impasse con una tripla +1, poi anche Ricci fa male dall’arco per due volte di fila. Sirena sul 21 a 32.

Il secondo quarto lo battezza Massinburg. Raccoglie la palla lanciandosi a canestro, segna due punti impossibili e realizza anche il libero bonus. La botta la dà però subito Napier da tre ristabilendo le distanze. Trova il parquet e il canestro anche Akele che si prende cinque punti in due azioni. Il 13 dell’Olimpia è però sempre pronto a rispondere presente e anche Mirotic non si tira indietro dalla lunga. La forbice fra le due contendenti si mantiene spesso attorno alla doppia cifra e quando Cournooh segna i due punti del meno 8, Messina chiama timeout. Al rientro un Tonut liberissimo non può che segnare la tripla del nuovo vantaggio a doppia cifra. Sul 37 a 50, quando mancano 2 minuti e 20 all’intervallo, Magro chiama ancora una volta i suoi a raccolta. Il timeout non sortisce l’effetto sperato: Ricci fa 3 e sulla rimessa Brescia perde palla facendone fare altri 3 a Shields. Massinburg mantiene vive le speranze. Negli spogliatoi 39 a 56.

Bilan, grande assente del primo tempo, segna i primi 4 punti del secondo tempo e della sua partita. Il 45 a 56 lo segna Cournooh e immediato scatta il timeout Messina. Ricci e Mirotic sbloccano Milano. La Germani sembra essere uscita dagli spogliatoi con un piglio più aggressivo e convinto. Milano continua a far male dall’arco, ma dopo i tre errori nel primo tempo riesce a segnare una tripla anche Petrucelli. Anche Gabriel getta in aria una tripla che entra e piano piano il distacco sembra accorciarsi. Certo è che Milano arriva a canestro con troppa facilità e per Brescia è davvero difficile accorciare oltre la doppia cifra. Una persa sanguinosa a 10 secondi dall’ultima pausa breve e tanta confusione conferma la frase di poco fa: tripla apertissima di Hines e di nuovo +13 Milano (64-77).

Flaccadori appoggia i primi due punti del quarto periodo. Milano torna a prendere il largo e Magro spende il timeout. Non mancano i momenti in cui Brescia prova a ruggire, come le due triple in rapida successione di Gabriel e Massinburg. Il match però è ormai più che finito, le cose faticano a girare e forse per la prima volta in stagione Brescia subisce un garbage time.