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La stagione perfetta per scoprire e gustare. Torna l’Autunno Longobardo

Se si pensa all’autunno viene subito alla mente la vendemmia, ma anche un bel bicchiere di vino al riparo dai primi freddi. Ecco quindi che da stagione uggiosa si trasforma in periodo perfetto per gustare (o degustare) i prodotti tipici del territorio.

Per valorizzare le numerose opportunità enogastronomiche che si possono cogliere durante questa stagione, Colli dei Longobardi Strada del Vino e dei Sapori, in collaborazione con i Comuni del territorio di appartenenza, organizza l’edizione 2024 di “Autunno Longobardo”.

IL PROGRAMMA COMPLETO

Si tratta di una kermesse di trentanove appuntamenti alla quale prendono parte Amministrazioni locali, associazioni, produttori di vino, impegnati in diverse proposte, che diventano occasioni per scoprire paesaggi suggestivi attraverso un viaggio non solo nel gusto, ma anche nella cultura.

“Una nuova e stimolante occasione per vivere un suolo antico, ma con radici giovani – ha spiegato il presidente della Strada Flavio Bonardi – Trentanove appuntamenti che vogliono rendere omaggio al vino, alla cultura, al territorio che la strada dei Colli dei Longobardi rappresenta e ovviamente, ai suoi sapori. Speriamo siano in molti durante l’evento a voler (ri)scoprire una parte di provincia che è a poca distanza da Brescia e che al suo interno ha un mondo da raccontare, non solo di vino. La scoperta e la degustazione delle produzioni vinicole locali, sebbene sia centrale nell’enoturismo, non è più l’unica ragione per cui vale la pena scoprire un territorio. Il connubio tra storia, arte, cucina e vino è sempre più desiderato. Questo l’obiettivo di una manifestazione, che oramai è diventata un appuntamento annuale. Una vetrina straordinaria di un territorio che desidera continuare a promuovere: dalle eccellenze che sa esprimere al “saper fare” delle imprese vitivinicole, dai produttori agricoli, alla ristorazione all’accoglienza alla cultura. Solo così potremo sostenere il nostro tessuto socio-economico e incentivare un turismo consapevole”.

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