Mentre tutto il mondo lo cerca da due anni dopo essere stato inghiottito nel tunnel dei rapimenti in Siria il nome di Alessandro Sandrini torna a balzare agli onori delle cronache. Purtroppo non per sviluppi positivi di una intricata vicenda internazionale con il 32enne di Folzano da due anni in mano a dei rapitori, bensì per un procedimento penale del Tribunale di Brescia nei suoi confronti. Il bresciano avrebbe dovuto comparire davanti ai giudici bresciani per rispondere dell’accusa di aver cercato di vendere materiale contraffatto, dei tablet rubati ad un autogrill di Desenzano, a dei cinesi.
Il tutto prima che il giovane partisse per la Turchia. Non solo. Il nome di Alessandro Sandrini compare nel registro degli indagati per una rapina messa a segno prima dell’ottobre del 2016. Un caso strano quello di Sandrini: latitante ed irreperibile per la giustizia, disperso e rapito per la famiglia.