Lo scorso anno nel nord Italia è iniziato il piano di contrasto della cimice asiatica, un parassita che ha già causato centinaia di milioni di euro di danni al settore agricolo, attraverso l’immissione in natura della cosiddetta “vespa samurai”.
Lo scorso giovedì il ministero per la Transizione Ecologica ha dato il via libera alla prosecuzione di questa iniziativa e quindi in questi giorni hanno preso il via i nuovi lanci in tutta la regione.
“Nel corso del 2020 avevamo effettuato i primi lanci in tre province – ha detto l’assessore Rolfi – Oggi, in ritardo sulla tabella di marcia a causa delle perdite di tempo del ministero della Transizione Ecologica, iniziano i lanci in 28 siti nelle zone più colpite dalla cimice asiatica: le provincie di Brescia, Cremona, Lecco, Mantova, Milano, Pavia e Sondrio”.
Stando a quanto scrive la Regione la vespa samurai è grande meno di un millimetro, non è pericolosa per l’uomo in quanto si nutre di polline e nettare ed è in grado di parassitizzare fino al 75% delle uova di cimice asiatica. In tutti i siti individuati, nel corso dell’estate verranno effettuati due lanci del parassitoide (100 femmine e 10 maschi per ogni rilascio), seguiti dai controlli previsti dal protocollo di lancio al fine di verificare l’efficacia degli stessi.
Per quanto riuguarda la provincia di Brescia i siti individuati per i lanci sono: Lonato del Garda, Calcinato, Poncarale, Collebeato e Puegnago sul Garda.