Lago di Garda in ginocchio: siccittà in crescente aumento
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Lago di Garda in ginocchio: siccittà in crescente aumento
Livelli inferiori di 44 centimetri rispetto ai dati già di per se poco confortanti del 2016. Il Lago di Garda è in ginocchio. Cresce il livello di siccità del bacino più grande della nostra provincia e dell’Italia intera. Amentando i timori, sempre più concreti, per stagioni agricole e turistiche che rischiano di essere messe in ginocchio ancora prima di cominciare. Numeri impietosi quelli che mettono a nudo uno stato di criticità assoluta per lo specchio di acqua gardesano. Dal 18 settembre il livello del lago è attestato a 50 cm, ben 44 cm in meno rispetto allo stesso periodo del 2016, quando peraltro le piogge non erano state particolarmente copiose. Livelli molto al di sotto delle medie a far scattare la «manovra autunnale» vale a dire con i deflussi ridotti al minimo indispensabile, 14 metri cubi al secondo, in presenza di afflussi pressoché analoghi. Le preoccupazioni sono attestate dai numeri. Nel febbraio 2016, con livelli attestati a 60 cm sopra lo zero idrometrico, le uscite erano state ridotte a 9 mc di acqua al secondo: una soglia mai stabilita in passato. Nello stesso mese del 2007, l’anno della grande siccità, il livello si era attestato sui 67 centimetri con uscite a 15 metri cubi al secondo. «Partendo dal presupposto che in quattro o cinque mesi gli scenari possono mutare radicalmente – è l’analisi di Pierlucio Ceresa, segretario generale della Comunità del Garda – è però inequivocabile che facendo una proiezione sull’apertura della stagione irrigua primaverile, i livelli del lago in queste condizioni sarebbero davvero critici per il turismo, la navigazione e l’ambiente. Nel basso lago specialmente, in assenza di dragaggi, qualche porto risente della siccità mentre con un pescaggio inferiore ai 20 cm sopra lo zero idrometrico di Peschiera, gli aliscafi di Navigarda si fermano». Secondo le stime per ristabilire un livello adeguato di sostentamento di acqua il Lago di Garda avrebbe bisogno di tre mesi di pioggia. L’arrivo dell’inverno e di qualche perturbazione, in questo senso potrebbe risultare favorevole.