I regali di Natale, acquistiamoli locali. È questo l’appello lanciato da Confartigianato Brescia a pochi giorni dalle feste, un invito a a regalare e a regalarsi prodotti a valore artigiano made in Italy, espressione della creatività e della tipicità delle imprese dei tanti, diversi territori italiani.

“Non è soltanto un atto di consumo, ma anche un impegno per valorizzare la nostra cultura imprenditoriale, il gusto per il bello, il buono e il ben fatto frutto del lavoro degli artigiani – ha detto il presidente bresciano dell’associazione Eugenio Massetti – È un investimento in eccellenza, sostenibilità e identità culturale, che porta con sé una profonda dimensione etica e relazionale. È la scelta consapevole, responsabile e sostenibile per rinsaldare il rapporto di fiducia tra imprenditori e cittadini nelle comunità”.

Ma quanto spenderanno i bresciani per le festività natalizie? Da uno studio della Confartigianato emerge che la spesa totale si aggirerà attorno ai 550 milioni di euro. A livello nazionale per le feste di Natale gli italiani spenderanno, a dicembre, 26,5 miliardi di euro. Quasi due terzi degli acquisti, pari a 17,5 miliardi, saranno dedicati ad alimentari e bevande.

A livello regionale, Confartigianato stima che si spenderà di più in acquisti natalizi in Lombardia con 4,6 miliardi di euro (17,3% del totale nazionale). Seguono il Lazio con 2,7 miliardi e il Veneto (2,2 miliardi). Concentrandoci invece sulle province Brescia si piazza nella top five: la prima è Roma con 2.014 milioni di euro (7,6% del totale nazionale) seguita da Milano con 1.576 milioni (5,9%), Napoli con 1.107 milioni (4,2%), Torino con 1.068 milioni (4,0%) e quindi Brescia.

“Scegliere prodotti e servizi realizzati da imprese artigiane e micro piccole imprese locali vuol dire sostenere non solo l’imprenditore e i suoi dipendenti, e quindi le loro famiglie, ma anche contribuire alla trasmissione della cultura cristallizzata nel sapere artigiano nonché al benessere della comunità, garantendo sia la remunerazione del lavoro e dei fattori produttivi locali che il gettito fiscale necessario per sostenere il sistema di welfare” ha concluso Massetti.