L’assessore regionale Fabio Rolfi è intervenuto in merito all’influenza dell’emergenza coronavirus sull’agroalimentare lombardo e in special modo sulla filiera del latte e dei prodotti caseari.
Secondo Rolfi nei primi 17 giorni di marzo le importazioni di latticini stranieri in Lombardia sono state troppo alte. Ben 29mila tonnellate che stando alle parole dell’assessore andrebbero ridotte in questo periodo difficile per gli allevatori lombardi.
“Chiediamo all’industria e soprattutto alla grande distribuzione italiana di dare un segno di solidarietà di filiera privilegiando il latte locale – ha detto Rolfi – Questo eccesso di importazioni è, in un contesto emergenziale, un danno per la produzione lombarda. Si è registrato un aumento di volumi nella grande distribuzione e questo offre spazio per riposizionare la produzione in eccesso causata dalla chiusura totale del comparto della ristorazione e alberghiero, sostituendo latte, cagliate e formaggi provenienti dall’estero con materie prime lombarde e italiane”.