foto “Frankfurter Allgemeine Zeitung”
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La Procura di Brescia sta indagando per presunta evasione fiscale sull’architetto Lanfranco Cirillo, che ha realizzato a Sochi sul Mar Nero la residenza attribuita al presidente russo, Vladimir Putin. Secondo gli inquirenti, tra il 2013 e il 2019, Cirillo non avrebbe dichiarato all’Agenzia delle entrate circa 50 milioni di euro.

La Guardia di finanza ha recentemente perquisito l’abitazione di Cirillo a Brescia, sequestrando oltre 140 opere d’arte di autori come Picasso, Cezanne, Kandinsky e de Chirico, nonché l’elicottero personale del professionista.

Come riferisce il quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, non vi è alcuna conferma ufficiale che il palazzo realizzato da Cirillo a Sochi appartenga a Putin. Secondo la il quotidiano tedesco, le procure italiane “non sono sempre al di sopra delle ingerenze politiche”. Pertanto, un collegamento tra le indagini su Cirillo e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia potrebbe non essere casuale.

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Il fisco è, infatti, “convinto” che le entrate dell’architetto derivino almeno in parte dal titolare del Cremlino. Oltre che di evasione fiscale, Cirillo è accusato di riciclaggio di denaro e violazione della legge sulla protezione dei beni culturali. “L’architetto di Putin” si è detto sorpreso dalle accuse e ha dichiarato che fornirà chiarimenti in merito.

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