Cresce la richiesta di colf e baby-sitter in Lombardia, rispetto a quella di badanti per gli anziani. È quanto emerge dai dati diffusi da INPS ed elaborati da PoliS-Lombardia, che ha analizzato la situazione del lavoro domestico in tutte le province lombarde per il 2022.
Oltre il 70% degli addetti in Lombardia non è italiano, con una percentuale a Brescia pari al 77,4. Nella nostra provincia in totale sono 16.199 addetti, il 42,9% sono badanti e il 57,1% sono colf.
“La Giunta ha destinato due milioni di euro per il Bonus Assistenti familiari e per l’implementazione registri e sportelli – ha detto Elena Lucchini, assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità – La Lombardia ha inteso così valorizzare e sostenere il lavoro di assistenza e cura svolto dagli assistenti familiari in aiuto e tutela delle persone fragili e dei loro cari”.
L’indagine evidenzia come nel 2022 il settore delle collaborazioni domestiche, a livello nazionale, ha registrato una flessione occupazionale rispetto al 2021. Si è passati da 961.358 del 2021 a 894.000 del 2022. Anche la Lombardia si presenta nel decennio in flessione -3,5%. Coinvolte, inoltre, gran parte delle province lombarde, in particolare Brescia e Mantova.