Nel terzo trimestre 2021 la domanda di lavoratori in somministrazione in provincia di Brescia mostra un incremento rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (+31%). Dato trainato in particolare dai tecnici (+92%), dagli addetti al commercio (+51%) e dal personale non qualificato (+35%).
Il confronto con il periodo pre-Covid (identificata nel terzo trimestre del 2019) evidenzia ancora una contrazione delle richieste (-13%, in linea con quanto rilevato nel periodo precedente), stando a indicare che quanto perduto durante l’emergenza del 2020 è stato solo parzialmente recuperato.
A evidenziare questi dati sono le informazioni fornite dalle Agenzie per il Lavoro aderenti all’Osservatorio Confindustria Brescia.
Da questo punto di vista, dinamiche positive si riscontrano per i tecnici (+26%), per il personale non qualificato (+12%) e per i conduttori d’impianti (+3%). Variazioni negative riguardano invece gli impiegati esecutivi (-32%), gli operai specializzati (-43%) e, in particolare, gli addetti al commercio (-51%), che si conferma come la categoria più penalizzata dalla pandemia.
Dal punto di vista della composizione della domanda, si segnala la prevalenza di conduttori
d’impianti (37,9%), seguiti dal personale non qualificato (25,0%), dagli operai specializzati (13,5%) e dagli addetti al commercio (10,3%). Più contenuta è la domanda di tecnici (8,3%) e di impiegati esecutivi (5,1%).
Con riferimento alle difficoltà di reperimento dei lavoratori in somministrazione, non si segnalano tensioni particolari, a eccezione di alcuni profili appartenenti ai tecnici (tecnici in campo ingegneristico, tecnici informatici, tecnici della produzione), agli impiegati esecutivi (impiegati contabili), agli addetti al commercio (addetti assistenza pazienti) e agli operai specializzati (fonditori, saldatori, montatori, manutentori, installatori attrezzature elettroniche).
saldatori, montatori, manutentori, installatori attrezzature elettroniche).