Se le vaccinazioni procedessero come le polemiche politiche… saremmo il primo Paese in Europa per vaccinati.
E invece no.
L’ultimo terreno di “scontro” sono le dichiarazioni della Vice-Sindaco Castelletti sulla zona rossa a Brescia, chiesta più o meno ufficialmente o auspicata.
In “tempo zero” è arrivata la reazione dei consiglieri della Lega in Loggia.
“Le dichiarazioni del vicesindaco Castelletti sono senza senso – scrivono i consiglieri leghisti in una nota- . Invoca la zona rossa per Brescia quando negli ultimi due weekend il Comune non ha chiuso nemmeno una via, non ha creato percorsi pedonali ordinati, non ha emesso alcuna ordinanza per evitare le folle in centro. Hanno assistito inerti ad assembramenti, baby gang e quant’altro. Le parole non hanno significato se non sono supportate dai fatti. Laura Castelletti dovrebbe chiedersi se le masse di gente arrivate in città nei giorni scorsi non hanno contribuito alla diffusione del virus prima di lanciare accuse e di dare lezioni che non può dare”.
“Dopo la proposta della festa di piazza dello scorso anno e l’hashtag #Brescianonsiferma, – continuano i consiglieri di opposizione della Lega – il vicesindaco dovrebbe avere almeno la decenza di assumersi le proprie responsabilità e chiedere scusa per i danni fatti dal Comune. Mentre città come Bergamo sono riuscite a mettere in pratica azioni anti contagio, a Brescia si preferisce ancora una volta non agire e fare inutili polemiche istituzionali”.
“La diffusione del virus a casa nostra non è solo causa della mobilità dei bresciani come superficialmente commentato da sindaco, ma anche dalla latitanza della Loggia e dall’assenza di decisioni di chi la governa troppo impegnati solo in conferenze stampa” concludono i consiglieri leghisti”.