Il 2025 della Lombardia inizia dallo smog. È questa la provocazione lanciata da Legambiente regionale facendo un sunto del 2024 sul fronte della qualità dell’aria. Anche l’associazione ambientalista vede però dei miglioramenti, forse frutto anche di un anno particolarmente piovoso che certo ha aiutato.
Il dato medio in miglioramento del 2024 nasconde comunque profonde differenze tra città: decisamente male è andata Milano, che peggiora notevolmente il dato del 2023. Male anche la bassa Padana: Cremona si conferma come città più inquinata della Lombardia come, a seguire, gli altri capoluoghi della pianura.
Brescia è quinta fra i capoluoghi di provincia per concentrazioni medie di Pm10, mentre sale al terzo posto per giorni di superamento della soglia di 50 microgrammi per metro cubo (56 giorni in un anno) dopo Milano e Cremona.
“Le politiche per la qualità dell’aria dimostrano la loro efficacia nel tempo, ma si prenda atto che sono trainate dal quadro di regole dettate dalla UE – ha dichiarato Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – In questo scenario normativo, latita invece il protagonismo di regioni e città quanto a investimenti e azioni incisive. Se nonostante i miglioramenti la Pianura Padana resta l’area più inquinata d’Europa è anche per la mancanza di una regia territoriale efficace per ciò che riguarda, ad esempio, le strategie di mobilità, il riscaldamento civile e le politiche agricole. Ci aspettiamo che tutto ciò sia sviluppato quanto prima, a partire dal nuovo Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria”.