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L’Europa del sud cresce, ma occhio alla recessione tedesca

La crescita dell’Italia supera quella della Germania, in recessione, e l’Europa del Sud sovraperforma il Nord del rigore e della disciplina contabile. Ma questo non deve ridurre l’impegno alla prudenza e all’attenzione. Questa la visione di Confapi Brescia per i trend economici che riguardano l’Italia, l’Europa e i partner industriali primari del sistema lombardo e bresciano.

Per il secondo anno consecutivo, le economie del Mediterraneo – in particolare Italia, Grecia, Spagna e Portogallo – mostrano tassi di crescita del Pil superiori alla media dell’Unione Europea, bloccata su un +0,5%. Nel frattempo, la situazione di crescita in questi Paesi si contrappone alla stagnazione di Berlino, nuovamente in recessione a causa del calo dell’industria e dei costi energetici elevati, e alla difficile condizione delle finanze pubbliche in Francia.

Le previsioni economiche per il 2024 sono chiare. Secondo l’analisi di Confapi Brescia, l’Italia si attesta su una crescita di circa l’1%, posizionandosi davanti tra le tre maggiori economie europee. Secondo Confapi Brescia, tra i fattori che contribuiscono a questa espansione ci sono il ritorno al turismo di massa su ritmi superiori al pre-Covid e dati strutturali come il fatto che le economie del Sud hanno maggiormente da recuperare.

L’export italiano verso Francia e Germania, nel periodo gennaio-giugno, si è attestato, rispettivamente in calo del 3,2% e del 7,9% sullo stesso periodo del 2023. Secondo l’analisi di Confapi Brescia, i trend di fine anno possono portare a un’ulteriore diminuzione, con effetti a cascata sul Pil anche nel 2025. E, per territori votati all’export come la provincia di Brescia e la Lombardia, c’è da sperare in una pronta ripresa dei mercati di riferimento.

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