Oggi sono ricominciate le lezioni anche alla Scuola Bottega di Brescia, un istituto molto speciale dove si insegnano lavoro e integrazione. Inoltre mette in campo iniziative particolari come ad esempio la sospensione alternativa (con lavori di volontariato per chi viene sospeso) o la premialità per chi fa poche assenze durante l’anno.
“Un lavoro, questo è lo scopo principale – ci spiega la dirigente dell’istituto Anna Maria Gandolfi – I ragazzi mettono le mani in pasta. Vengono da noi che possono magari essere ragazzi difficili, ma con l’idea di imparare un lavoro. Imparano a fare il pane e la pizza, a fare il meccanico o l’idraulico”.
Lo scorso anno un gruppo di studenti ha creato un pannello fotovoltaico interamente materiale riciclato. Gandolfi ci ha detto che è sua intenzione portare questo innovativo progetto alla prossima Samrt Future Academy perché venga notato e scoperto da tutti.
Alla prima campanella era presente anche l’assessore all’Istruzione Anna Frattini, che prima di entrare in Giunta era proprio un’insegnante. Lei ha voluto porre l’attenzione anche sul tema dell’integrazione che si vive all’interno della Bottega.
“Ho apprezzato molto il fatto che gli insegnanti abbiano fatto un corso di cultura araba con qualche elemento di lingua – ha raccontato – La popolazione scolastica della Scuola Bottega ha una caratterizzazione etnica molto forte, quindi credo sia un’attenzione importante e non scontata”.