Il sistema bresciano ha retto l’impatto della crisi da Covid-19.
A dirlo sono i numeri dell’indagine condotta da Confindustria Brescia e Deloitte, presentata nel corso dell’evento GRUPPI INDUSTRIALI – Le risposte del “Sistema Brescia” alla crisi.
L’analisi riguarda i bilanci 2020 e le strategie post-pandemia da coronavirus.
Sotto i riflettori i 90 principali gruppi industriali bresciani a vocazione manifatturiera che contano ricavi complessivi pari a 14,2 miliardi di euro e oltre 47mila addetti.
Nella ricerca sono emersi in particolare:
- i ricavi sono calati del 10,4%, il rapporto MOL/Ricavi mostra segnali di tenuta
e si attesta al 10,6% (-0,8% sul 2019); - ricomposizione delle scadenze relative al debito bancario, ora maggiormente
orientate sul lungo termine (56,0%); - impennata della liquidità (+43,5% rispetto a fine 2019);
- minore sofferenza dei principali aggregati di Conto Economico rispetto alla
“Grande recessione” del 2008/09.
“Nonostante le inevitabili ricadute della pandemia da Covid-19 – ha sottolineato il Presidente degli industriali bresciani, Franco Gussalli Beretta, il sistema imprenditoriale bresciano si è mostrato capace di reggere la crisi, grazie anche alla sua capacità di rafforzare, nell’ultimo decennio, la dotazione patrimoniale e di continuare a crescere in termini di export”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’Amministratore Delegato di Deloitte Financial Advisory Antonio Solinas: “il Sistema Brescia può sicuramente essere protagonista nel cambio di passo necessario ad affrontare le sfide post-pandemia” – ha detto Solinas – aggiungendo che “occorre sforzarsi per guardare al lungo termine con piani ambiziosi e, perché no, con un ripensamento del business-mode”.