La prima causa di morte nelle persone affette da coronavirus è stata proprio l’infezione da Covid-19. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della presentazione del rapporto epidemiologico sul coronavirus, spiegando che si tratta dell’88 per cento dei casi su un campione di oltre 2 mila pazienti. “Per gli altri – ha aggiunto – la prima causa della morte sono altre patologie alle quali si è sovrapposta l’infezione da Covid-19”.
La curva epidemica continua a decrescere “e questo è un segnale, un dato positivo” ha però aggiunto Brusaferro. Progressivamente “stiamo andando verso un numero molto basso di nuovi casi in tutte le regioni”, ha aggiunto. L’esperto ha precisato come sia in corso il monitoraggio con le regioni per l’analisi settimanale dei rischi da cui poi prendere le decisioni per la fase due sottolineando che i dati “sull’andamento del numero di nuovi casi” dall’inizio della fase due “arriveranno la prossima settimana”.
Venendo alle partite di calcio ha detto che “il comitato tecnico scientifico sta valutando l’istanza della Federazione Italiana gioco calcio” per la ripresa del campionato di Serie A. Mentre sulle immagini dei Navigli ha aggiunto: “Non ho visto le immagini ma la fase due è molto delicata perché il virus non ha cambiato le sue caratteristiche. Quindi se creiamo aggregazioni o violiamo le regole facilitiamo la nuova circolazione”. Dobbiamo “imparare a vivere con questo virus nei prossimi mesi”. Le immagini, invece, non sono sfuggite al professor Giovanni Rezza dell’Istituto superiore di sanità, che ha detto di essere preoccupato per quanto visto.
Niente da fare per la riapertura degli stadi al pubblico. Questo perché “c’è un grande affollamento di persone e mi pare evidente quanto sia difficile immaginare di riempire gli stadi” ha chiarito poi Brusaferro secondo cui allo stato epidemiologico attuale “non è possibile” pensare alla riapertura. Inoltre, “non è all’ordine del giorno la discussione sulla riapertura della mobilità fra regioni diverse” in quanto sono allo studio i dati.
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