Lite, inseguimento e spari: mezzogiorno di fuoco ieri a Roncadelle
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Lite, inseguimento e spari: mezzogiorno di fuoco ieri a Roncadelle
Una lite, un tamponamento fra auto, infine alcuni spari e la fuga. Sono queste le testimonianze riportate da alcune persone che avrebbero vissuto attimi di terrore con scende da far west nei pressi del tratto di tangenziale compreso tra l’Auchan. la Decathlon ed Elnòs nel comune di Roncadelle. A scatenare il pandemonio attorno all’una di ieri pomeriggio sarebbe stata una lite famigliare tra nomadi. Nessuna denuncia è stata formalizzata, nessun arresto è stato portato a termine da parte dei carabinieri della compagnia di Brescia ma l’attenzione sui campi nomadi è sicuramente alta. L’allarme sarebbe scattato verso le 12.30 di ieri quando alcune chiamate al 112 da parte di alcuni automobilisti in transito nella zona di Roncadelle hanno chiaramente parlato di una sparatoria in corso. Tanto è bastato ai carabinieri, col supporto della polizia, per far giungere sul posto diverse pattuglie. Il primo capitolo delle indagini ha riguardato la ricerca oltre che dei protagonisti di eventuali bossoli di pistola, i quali però non sono stati trovati. Ciò che invece è apparso assai chiaro è stato il ritrovamento di due auto abbandonate sulla strada: una Volvo e un’Audi. Posizioni diverse per le vetture: una lasciata sul raccordo con la Sud quasi all’altezza di Elnòs, l’altra sulla tangenziale Sud in direzione Verona. Su entrambe i segni del tamponamento, con ogni probabilità non casuale ma voluto. Un tentativo di speronamento anche violento visto che una delle due vetture aveva gli airbag esplosi ma nessun foro di proiettile sulla carrozzeria. Dalle targhe i carabinieri sono risaliti ai proprietari: dettagli che hanno condotto gli uomini dell’arma al campo nomadi di Rezzato. A quel punto la vicenda ha iniziato a prendere forma. L’origine del parapiglia sarebbe da attribuire al matrimonio tra un uomo e una donna appartenenti a due famiglie rivali. Quest’ultima, originaria del campo nomadi di Rezzato, in seguito alla cerimonia si sarebbe trasferita dal marito, al campo nomadi di via San Zeno a Brescia. I dissidi tra parenti si sarebbero ulteriormente aggravati con l’impossibilità per la famiglia della sposa di farle visita. Al termine ieri dell’ennesimo tentativo di avvicinarla, è successo il pandemonio e si è scatenata la rissa. Restano da chiarire ancora l’origine degli spari: proiettili sparati in aria nel tentativo di intimidire la resistenza di una famiglia sull’altra.