La richiesta delle Regioni di adottare il “modello austriaco” per l’applicazione delle misure restrittive legate alle fasce di colore, al momento “non è sul tavolo” del governo. E’ quanto apprendiamo da fonti di governo dopo l’annuncio di ieri del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, di voler chiedere insieme agli altri governatori che le possibili misure restrittive valgano solo per le persone non vaccinate. Anche Attilio Fontana ha richiesto che non vi siano nuove restrizioni per i lombardi già immunizzati.
Da lunedì, infatti, in Austria il lockdown riguarderà solo i non vaccinati. Il governo però sembra frenare, anche perché non ci sono le premesse, né in termini numerici di contagi né di fattibilità, per procedere in quel senso. Per il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, “a oggi non sono necessarie ulteriori restrizioni: è sufficiente far rispettare le regole esistenti: tuttavia se la situazione della diffusione del virus in alcune regioni dovesse aggravarsi, fino ad arrivare alla zona arancione, è evidente che il prezzo delle eventuali chiusure non lo possano e non lo debbano pagare i vaccinati”.
Nel frattempo fra pochi giorni potrebbe arrivare la decisione di tagliare la durata del green pass. Ad affermarlo in queste ore è stato il sottosegretario Costa: “È chiaro che sulla durata del green pass stiamo facendo una riflessione anche sulla base di quelle che sono le evidenze scientifiche che ci stanno mettendo in evidenza come sostanzialmente vi è una riduzione graduale dell’immunità da parte di chi si è vaccinato, quindi è ragionevole pensare che ci sia una revisione della durata del green pass”.
Nella fattispecie si dovrebbe passare dai 12 mesi attuali a 9.