Un manifesto unitario in dieci punti, con le proposte del mondo produttivo bresciano ai candidati in lizza per uno scranno al Pirellone. Sono 14 le associazioni firmatarie che contano oltre 40.360 imprese associate e un totale di 240.500 collaboratori.
Proviamo quindi a riassumere queste istanze partendo dalla richiesta di limitare il numero degli assessori regionali per garantire efficacia e controllo del piano di azione regionale. Uno sguardo poi all’Europa con una Regione Lombardia protagonista a Bruxelles quale ambasciatrice delle imprese lombarde.
Un ruolo di cerniera per Brescia per far avvicinare le molte realtà lombarde, fortemente eterogenee, nell’ottica di uno sviluppo armonico e sostenibile. Non può mancare poi attenzione al Pnrr, da conquistare con progetti seri e concreti, oltre alla volontà di dare corpo a un nuovo hub per l’innovazione sostenibile.
La valorizzazione del capitale umano viene vista come un fattore imprescindibile di successo per il sistema imprenditoriale, da valorizzare grazie a un sistema formativo che, fondato su solide competenze locali, sia in grado di attrarre talenti.
In primo piano anche la necessità di sostenere in modo deciso e concreto opere essenziali per la mobilità di persone e merci, concentrandosi su dossier quali AV del Garda, Aeroporto di Montichiari, Piccolo Scalo Merci e Raccordo autostradale della Valtrompia.
Infine viene chiesto un approccio non ideologico sull’autonomia differenziata “nella fiducia di un’Italia unita – scrivono le associazioni – ma allo stesso tempo nella consapevolezza che la Regione potrebbe essere ancora più competitiva, semplificando alcuni processi”.