Sono oltre 160 gli ettari a canapa in Lombardia, il tutto condito da un aumento del 600% dei terreni coltivati tra 2014 e 2018. Questo è quanto afferma la Coldiretti regionale riguardo la decisione restrittiva presa dalle sezioni unite penali della Cassazione, che rischia di frenare un settore in grande sviluppo.
La canapa è una pianta versatile dai molteplici utilizzi – spiega la Coldiretti – in Lombardia oltre alla coltivazione per scopi industriali, si registrano esperienze innovative che riguardano il cibo con esempi di imprenditori agricoli che producono cracker, birra, olio per cucinare e tisane.
In Italia, nel giro di cinque anni, sono aumentati di dieci volte i terreni coltivati a cannabis sativa, dai 400 ettari del 2013 ai quasi 4000 stimati per il 2018 nelle campagne dove sono centinaia le aziende agricole che hanno investito nella coltivazione.
In realtà, questo è un ritorno per una coltivazione che fino agli anni ‘40 ha visto l’Italia al secondo posto nella produzione di canapa al mondo (dietro soltanto all’Unione Sovietica). Il declino, continua la Coldiretti, è arrivato per la progressiva industrializzazione e l’avvento del “boom economico” che ha imposto sul mercato le fibre sintetiche, ma anche dalla campagna internazionale contro gli stupefacenti che ha gettato un’ombra su questa pianta.