Si abbassa l’indice Rt in Lombardia: secondo il monitoraggio settimanale fatto da Istituto superiore di sanità e ministero, reso pubblico ieri, il parametro lombardo si attesta a 0,89, contro l’1,01 della settimana scorsa. “Il virus si trasmette ancora, ma la situazione qui in Lombardia al momento è positiva, visto che il trend è discendente — ragiona l’epidemiologo Vittorio Demicheli, direttore sanitario dell’Ats di Milano —.
Lo dimostra anche il fatto che molti dei nuovi casi positivi che vengono diagnosticati in questi giorni, lo sono a seguito di test sierologico: questo vuol dire che sono pazienti che non si sono infettati di recente, ma diverse settimane fa”. Ieri i nuovi positivi diagnosticati in tutta la regione sono stati 115 (su 223 individuati a livello nazionale): di questi, 34 erano “debolmente positivi” e 35 sono stati diagnosticati solo a seguito del test del sangue per cercare gli anticorpi. 24 in provincia di Milano, di cui 12 a Milano città. Quattro, invece, i nuovi decessi: da quando l’epidemia è iniziata a febbraio in tutta la Lombardia le persone che sono state contagiate sono state 94.223, di cui 16.675 hanno perso la vita e oltre 65 mila sono guarite.
Intanto ieri, stando a quanto riporta Repubblica, l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha annunciato che chiederà a Roma di sanare il “vulnus” a causa del quale, finora, i premi ai sanitari che sono stati in prima linea nella lotta al Covid-19 non venivano assegnati ai medici ospedalieri che non fanno visite private dentro l’ospedale ma nel loro studio privato (i cosiddetti “extramoenia”), così come agli specializzandi: “Ho posto il quesito al ministero della Salute, nei giorni scorsi ho fatto la stessa cosa per gli specializzandi”.