L’ombra della Camorra sul traffico di carburante: 4 bresciani indagati
C’è l’ombra della camorra nel triangolo illecito scoperto tra Brescia, Napoli e la Slovenia. Sono 15 le persone accusate a vario titolo di associazione mafiosa finalizzata al contrabbando di carburante oltre alla commissione di numerosi atti fiscali tra i quali false fatturazioni e riciclaggio. E’ ciò che hanno scoperto gli uomini della direzione investigativa di Brescia e di Napoli. Tre dei quattro coinvolti nell’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Sandro Raimondi sono imprenditori locali operanti tra Palazzolo e il territorio della Franciacorta. Si tratterebbe di imprenditori conosciuti nell’ambito del settore dell’energia e del mercato petrolifero. Secondo le ricostruzioni fornite dagli inquirenti il gruppo acquistava il carburante dalla Slovenia, lo importava in Italia rivendendolo alle compagnie delle pompe bianche, ovverosia quelle stazioni di servizio indipendenti dalle compagnie di distribuzione più note. Gasolio messo in vendita a prezzi ribassati rendendolo vantaggioso rispetto alla concorrenza. Sempre secondo la sezione investigativa che ha scoperto il traffico illecito dietro a questo meccanismo ci sarebbe l’ombra della Camorra con esponenti dell’associazione malavitosa ad aver acquistato in contanti immobili sul territorio bresciano.
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