Luca Lecci: incredulità e rabbia per la morte del giovane operaio
Incredulità e disperazione sono i sentimenti regnanti il giorno dopo la tragica scomparsa di Luca Lecci, l’operaio 19enne schiacciato da un tornio nell’azienda di famiglia. Impossibile dare una spiegazione ad una morte così violenta ed assurda di un giovane con grandi progetti per il futuro. Il sorriso e la carica vitale che contraddistinguevano Luca si sono spenti in un triste mercoledì. Dolore e sgomento hanno avvolto la famiglia Lecci nella frazione di Cogozzo, a Villa Carcina, dove Luca abitava insieme al papà Massimo, alla mamma Roberta e al fratellino Fabio Mercoledì pomeriggio nell’azienda di Rovato il cui il padre è titolare, l’Elettrotecnica LG è avvenuto il grave incidente sul lavoro. C’era proprio il padre accanto al figlio nel momento in cui la manica della maglia che indossava gli è rimasta incastrata nel tornio. A nulla sono serviti i tentativi di arrestare il macchinario, che ha ferito gravemente parte del busto e la testa del giovane. Erano circa le 14.30 quando i soccorsi sono stati allertati. La corsa, disperata, in eliambulanza verso l’ospedale Civile lasciava comunque aperto un barlume di speranza che si è spento definitivamente in serata, quando i medici hanno dichiarato che non c’era più nulla da fare. Sui vari social network il dolore ha invaso le bacheche oscurando i pensieri di chi lo conosceva e di chi è rimasto attonito di fronte a questa tragedia. Nella pagina intitolata “In memoria di Luca Lecci” tanti i messaggi di cordoglio…in una pagina aperta e creata per non far morire mai il sorriso di Luca.
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