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La Maggioranza in Consiglio non ci sta all’accusa di censura lanciata oggi dal centro destra.

“La democrazia – scrivono in una nota i consiglieri di Maggioranza capitanati da Roberto Omodei – funziona quando le regole sono chiare e vengono rispettate. L’interrogazione della destra non è stata ritenuta ammissibile nell’odierno consiglio: la scrivano conformemente al regolamento e nessuno negherà loro di discuterla. Quanto al nuovo regolamento – prosegue la nota -, da più di un anno ci stiamo confrontando in commissione Statuto su una revisione del regolamento che ha, tra i suoi obiettivi principali, rendere il Consiglio Comunale più fruibile ai cittadini e alle cittadine e in questa direzione intendiamo riorganizzare tempi e modalità di discussione; molte delle proposte peraltro sono frutto del lavoro nel precedente mandato, ed erano già stati condivise da tutti i gruppi”.

L’ACCUSA DI “POLTRONISMO”

Poi l’accusa di “poltronismo”, ovvero di un dietro front per una mancata “poltrona” o ruolo per il centro destra. “Fino alla penultima riunione – continua la nota della Maggioranza – la destra ha preso parte a questo percorso, condividendo moltissime delle modifiche proposte, salvo poi cambiare clamorosamente opinione all’ultimo momento e fare marcia indietro. La ragione di questo cambio di passo? Una poltrona mancata, quella del vicepresidente che avrebbero voluto istituire, che non ha alcuna utilità nel concreto”.

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LA PORTA RIMANE APERTA

“La porta per noi – concludono Roberto Omodei e i consiglieri di Maggioranza -rimane aperta alle proposte che i consiglieri di opposizione vorranno avanzare, ma la democrazia funziona quando, dopo aver lungamente discusso e analizzato un tema, si assume una decisione.
Se l’intenzione della destra è soltanto quella di far perdere tempo alle commissioni e all’aula consigliare se ne assuma la responsabilità e smetta di definirsi costruttiva”.

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