Numerosi sono stati negli ultimi periodi gli episodi in cui la movida, ribattezzata mala movida, si è conquistata la ribalta delle cronache per eventi tutt’altro che felici avvenuti nel centro storico cittadino. Mentre Questore e Sindaco annunciano il cosiddetto giro di vite con l’applicazione del daspo, il comandante della Polizia Locale di Brescia Roberto Novelli mette in guardia sul controllo capillare e costante del territorio.
“Il messaggio è chiaro – ha detto Novelli ai nostri microfoni – il centro storico accetta volentieri le migliaia di persone che vogliono divertirsi in maniera educata. Quella che invece, seppur marginale, viene chiamata mala movida troverà la presenza e la repressione della Polizia Locale e delle altre forze dell’ordine”.
Presenza che non è solo fisica, perché oltre ai quasi 300 agenti (108 donne) del corpo municipale, ci sono una serie di occhi elettronici sempre attenti in numerosi angoli della città. Sono ben 245 le telecamere installate sul territorio comunale, di cui 52 nel solo centro storico. 24 si trovano nelle stazioni della metropolitana e presto ne arriveranno ancora una trentina.
“Molte telecamere sono nelle piazze e nelle vie limitrofe, sorveglianza condivisa con le altre forze – prosegue Novelli – Ormai la tecnologia ha reso queste telecamere più performanti e quindi riusciamo a individuare gli autori di illeciti anche a giorni di distanza”.