Il giorno dopo lo scoppio della bufera con l’arresto per maltrattamenti di tre maestre della scuola materna “Le spiagge delle tartarughe” di Rodengo Saiano c’è tensione nell’aria. Fuori dai cancelli della scuola materna teatro di questa terribile vicenda c’è un misto di rabbia, dolore e sconcerto.
Le immagini dei maltrattamenti sui piccoli alunni della scuola del paese franciacortino hanno fatto il giro della provincia e dell’Italia intera diventando per i genitori un vero e proprio incubo. L’amministrazione comunale, per bocca del neo sindaco Luigi Caimi, è stato messo a disposizione delle famiglie il cambio di scuola: dalla “Spiaggia delle tartarughe” all’asilo “Fenaroli”.
Intanto sul fronte delle indagini si è appurato che all’interno della struttura venivano usati metodi poco ortodossi nei confronti dei bambini. Spintoni, strattonamenti e poi parolacce, insulti e infine le punizioni che consistevano nel mancato cambio del pannolino e nella privazione del cibo.
Questo il campionario delle presunte angherie che hanno messo nei guai tre educatrici dell’asilo nido privato «La spiaggia delle tartarughe» di Rodengo Saiano. Le tre educatrici, due hanno 29 anni e una 25, nelle scorse ore sono state raggiunte dalla misura cautelare dell’obbligo di firma. Il reato che gli viene contestato è quello di maltrattamenti aggravati.
Sono libere, per il momento dovranno solo presentarsi negli uffici della polizia giudiziaria per firmare il «registro di presenza». A incastrare le tre operatrici ci sono le immagini, e gli audio, delle telecamere installate dalla polizia nei mesi scorsi. Indagine partita dalla segnalazione di un genitore che aveva visto un cambio d’umore nel figlio.