Una scena che si ripete e i protagonisti sono sempre loro, quelli che sono stati ribattezzati “maranza”. Decine di ragazzi e ragazzini che si muovono in gruppo a volte in centro città a volte, come è capitato anche nelle ultime ore in Stazione.
Situazioni che ogni volta rischiano di evolvere in discussioni accese, liti, risse e, come in Stazione, feriti. Un 18enne colpito, fortunatamente non in modo grave, da un coltello.
Arrivano da fuori città, spesso concordano l’incontro sui social, sempre monitorati dalle Forze dell’Ordine e attenzionati anche nel tavolo in Prefettura sull’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Incontrarsi in piazza, non è un reato. Ed è questo il punto. Il reato scatta, a volte, quando l’incontro è di diverse decine di persone, a volte di etnie diverse e, come già capitato, con l’obiettivo di trovarsi per “regolare i conti”.
Il fenomeno, che non è un caso unico a Brescia, è noto e, come dicevamo attenzionato, ma la degenerazione dall’incontro per trascorrere alcune ore insieme alla nascita di un diverbio che evolve in rissa, è spesso rapida e imprevedibile e, ovviamente, non fa che aumentare il senso di insicurezza per chi passeggia in città o in stazione.