Sono raddoppiati i cento e i cento e lode. La Maturità speciale del 2020, come si immaginava, ha prodotto voti alti, decisamente superiori alla media delle ultime stagioni. I “100”, il massimo da quando il punteggio è stato riformato, quest’anno sono il 9,9 per cento contro il 5,6 per cento dell’anno scorso. I “100 e lode”, voto che prevede anche un premio in denaro per chi lo ha conseguito, sono il 2,6 per cento, pari a 12.129 in numero assoluto (erano stati l’1,5 per cento nell’esame 2018-2019). Nell’insieme, quest’anno un candidato su otto ha preso il massimo dei voti: la scorsa stagione era stato uno su quattordici. Quest’anno i candidati sono stati 463.133.
Come si prevedeva, stando a quanto riporta Repubblica, per questo esame post-Covid senza scritti e con un lungo orale facilitato sono cresciuti i voti alti in generale. Il 15,9 per cento dei maturati è passato con una votazione tra il 91 e il 99 (era il 9,7 per cento l’anno scorso) e il 21,2 per cento con una valutazione tra l’81 e il 90 (contro il 16 per cento della stagione 2019). Solo il 5,1 per cento degli studenti ha preso 60 (il risultato minimo) e nel complesso hanno avuto un voto superiore a 70 i tre quarti degli esaminati.
I diplomati finali sono il 99,5 per cento del totale, lievemente inferiori all’anno scorso (95,7). Coloro che non hanno passato l’esame, quindi, sono poco più di 2.300. La percentuale più alta di lodi si registra, come l’anno scorso, in Puglia (5,2 per cento). Quindi in Umbria (4), Molise (3,8) e Calabria (3,7).
La media dei voti più alta si conferma nei licei, dove il 4,1 per cento ha conseguito la lode, il 13 per cento ha avuto 100, il 18,6 per cento tra 91 e 99, il 22,8% tra 81 e 90. È ancora il Classico a primeggiare nella fascia di voto 81-100. Nell’indirizzo tecnico ha conseguito la lode l’1,5 per cento dei ragazzi. Nei Professionali, lode per lo 0,6 per cento.
In ragione del particolare anno scolastico vissuto, diverso è stato anche il sistema di assegnazione dei crediti. In particolare, il credito del triennio finale è stato rivisto: valeva fino a 60 punti, anziché 40, come prima dell’emergenza. Al colloquio orale si potevano poi conseguire fino a 40 punti. Il voto massimo finale possibile era sempre 100/100, come ogni anno. E si poteva ottenere la lode. Gli studenti sono stati valutati da commissioni interne con la presenza di un presidente esterno.
Gli esterni sosterranno l’Esame di Stato nella sessione straordinaria, che inizierà il 9 settembre 2020.