L’accusa è di per aver realizzato un raffinato sistema di frode fiscale su scala nazionale, con regia unica su Catania, abusando dei vantaggi normativi in tema di “distacco di personale” previsti per i contratti di “rete tra imprese”.

Il Gip del Tribunale di Catania ha disposto due misure cautelari nei confronti di 16 persone indagate. Dalle prime ore di questa mattina, oltre 140 finanzieri del comando provinciale della Guardia di finanza di Catania le stanno eseguendo nelle province di Catania, Siracusa, Ragusa, Enna, Palermo, Milano, Brescia, Roma e Pesaro.

I reati a vario titolo contestati sono: associazione a delinquere, emissione di fatture per operazioni inesistenti, infedele dichiarazione dei redditi, dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento di ritenute previdenziali e di Iva, autoriciclaggio e riciclaggio di denaro di origine illecita

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