Maxi risarcimento per la morte della madre: 600 mila euro dal Civile
Ricoverata in ospedale per una frattura del femore una donna è deceduta un paio di giorni dopo essere stata operata. 6 anni sono trascorsi da quel giorno, era il febbraio del 2012, e da quel giorno i familiari della 73enne sono andati in cerca di giustizia. Il Tribunale di Brescia ha emesso un maxi-risarcimento da circa 600mila euro: questo è quanto l’ospedale Civile di Brescia dovrebbe versare ai familiari. Nel giudizio si entra nel merito dell’episodio. La donna sarebbe morta per complicazioni, per un’emergenza cardiologica durante l’operazione: un eccesso di potassio nel sangue, che secondo i familiari così come riportato dalla sentenza, sarebbe stato sottovalutato dai medici, che avrebbero dunque “posto in atto solo rimadi blandi e aspecifici”. Nella sentenza di legge anche che “La correzione del livello ematico di potassio avrebbe, secondo il principio del più probabile che non, evitato l’exitus della paziente”. Per la dirigenza dell’Asst, l’Azienda socio-sanitaria che gestisce il Civile, le condizioni della paziente erano da considerarsi “particolari”, e in ogni caso “tutto è stato gestito come doveva essere gestito”. In attesa di ulteriori verifiche sulla sentenza l’Ospedale ricorrerà in appello.
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