È stato condannato a 4 anni e 6 mesi Giovanni Mazzoli, il primario di oculistica all’ospedale di Esine che era accusato di curruzione, peculato, truffa e falso perché incassava mazzette da 500 a 700 euro per far saltare le liste d’attese ai pazienti per gli interventi alla cataratta. Dopo i primi esami infatti, se arrivava il denaro, pare che l’attesa solitamente più lunga passando dal Cup si riducesse a un mese o poco più.
Il medico era stato arrestato nel giugno dello scorso anno dai Carabinieri di Breno che hanno portato avanti le indagini per diversi mesi fra il novembre 2022 e l’aprile 2023.
All’epoca, i militari avevano recuperato un’ingente somma in denaro contante e altri beni di valore: nella sua abitazione erano stati trovati 58mila euro in contanti, a cui poi se n’erano aggiunti altri 281.500 tutti in mazzette di banconote da 100 e 50 euro conservate in una cassetta di sicurezza in banca. Erano poi stati scoperti anche numerosi quadri di valore, orologi di noti marchi, monili in oro e una cantina in cui abbondavano bottiglie di vino di pregio.
Il gup ha ordinato la confisca di 250mila euro al medico. Altri 250mila Mazzoli li aveva invece già versati alle venti parti civili che si erano costituite.