“Il 60% dei Comuni lombardi che hanno attivato il servizio mensa nelle scuole è già attento alla provenienza territoriale dei prodotti offerti e alla loro qualità. Un dato da cui partire per una diffusione sempre più capillare di buone pratiche. Le mense scolastiche non sono solo luoghi di distribuzione del cibo, ma sono anche momenti fondamentali di educazione alimentare”. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura Fabio Rolfi, presentando i dati della ricerca di Polis Lombardia sulle mense scolastiche nella nostra regione.
Hanno risposto alla rilevazione un totale di 244 Comuni e 305 scuole paritarie. Il 75% del campione riporta l’adozione di due menù annuali, l’8% un unico menù con minime variazioni stagionali, il 17% cambia il menù almeno una volta ogni 3 mesi.
“I dati di partenza – ha aggiunto l’assessore – indicano che c’è ancora molto lavoro da fare. Vogliamo contribuire a creare una coscienza collettiva sull’importanza anche sociale della ristorazione scolastica. Spesso anche in questo ambito vengono costruiti appalti al massimo ribasso. Dobbiamo invece concentrarci sulla qualità produttiva e sul rafforzamento delle filiere agricole locali, anche in chiave di sostenibilità ambientale. L’agricoltura lombarda può contribuire ad aumentare la qualità dei prodotti delle mense e può essere un player fondamentale per la ristorazione collettiva”.
“La Regione Lombardia – ha concluso Rolfi – ha istituito un osservatorio regionale su questo tema e recentemente abbiamo anche stipulato un accordo con l’ufficio scolastico regionale per azioni congiunte in ambito di educazione agroalimentare. Il report di Polis serve come fotografia iniziale per sviluppare iniziative concreti che possano portare alla sensibilizzazione di scuole e istituti paritari sull’importanza del cibo”.