Verò eseguita mercoledì l’autopsia sul corpo del piccolo Ansh, il bambino di origini pakistane che domenica pomeriggio ha tragicamente perso la vita dopo un tuffo nell’acqua della piscina di Lamamarmora. Il test autoptico disposto dal magistrato sarà probabilmente decisivo per capire le cause della morte del bambino che lunedì avrebbe compiuto 7 anni. Morte da annegamento o malore: queste le due ipotesi sul quale è stato aperto un fascicolo in Procura per omicidio.
Gli inquirenti stanno cercando di capire se le modalità e i tempi di soccorso siano stati regolari. Non si esclude anche l’eventuale colpa dei genitori che non avrebbero vigilato sul figlio seduto a bordo vasca con loro prima del tutto fatale. Già nella giornata di lunedì sono stati ascoltati i genitori indiani del piccolo Ansh. Un interrogatorio volto per lo più a conoscere lo stato di salute del bambino. Le indagini riguardano anche i cinque bagnini di servizio domenica alla piscina di Via Rodi.
Già domenica gli sono stati sequestrati i cellulari e sottoposti agli esami per conoscere lo stato di salute, ovvero se fossero in condizioni di lavorare. Tra loro anche due minorenni. Per questo la anche la Procura dei minori ha aperto un fascicolo.