L’emendamento non passa. La maggioranza in Commissione Trasporti della Camera ha bocciato il documento presentato dal deputato bresciano del Pd Gian Antonio Girelli che intendeva ripristinare le risorse destinate al funzionamento della Metropolitana di Brescia.

L’ipotesi, contenuta in una tabella della manovra, prevede infatti il taglio di un milione all’anno per i prossimi tre anni ai trasferimenti statali per la gestione del servizio metro. Si passerebbe quindi da 10 a 9 milioni.

“Nonostante la bocciatura del mio emendamento che ho appreso con rammarico e sorpresa, ho ripresentato l’emendamento in Commissione Bilancio – ha quindi annunciato Girelli – Faccio appello a tutti i Parlamentari bresciani per superare le divisioni di partito e di impegnarsi per fare squadra a difesa del territorio bresciano, come altre realtà sanno spesso fare. Dobbiamo evitare un danno economico per la città di Brescia, che poi fatalmente si ripercuoterà sui servizi offerti ai cittadini, in un’ottica di coesione bresciana. Sono fiducioso che il mio appello venga accolto dai colleghi di maggioranza”.

Al momento della scoperta, le reazioni negative della politica bresciana erano state immediate e bipartisan. La sindaca Laura Castelletti, con una lunga nota, aveva malcelato la rabbia per un taglio definito “inaccettabile”. Il deputato di Azione Fabrizio Benzoni aveva a sua volta annunciato un emendamento, mentre Fabio Rolfi aveva chiesto alla Loggia maggior autorevolezza sui livelli istituzionali superiori.