La gestione dei flussi migratori quest’anno è resa “molto più complessa a causa dell’emergenza coronavirus” e della “conseguente, gravissima crisi economica che ha colpito duramente non solo i Paesi del Nord Africa, alimentando un eccezionale flusso di migranti economici verso le frontiere marittime dell’Unione europea”. Lo afferma in una nota il ministero dell’Interno, sottolineando che in questo contesto senza precedenti “in cui gli sbarchi autonomi sulle coste italiane si sono più che moltiplicati in un brevissimo lasso di tempo”, si presentano delle evidenti complessità organizzative legate “alla necessità di garantire l’adozione di tutte le misure precauzionali sanitarie necessarie fin dallo sbarco, anche a tutela delle comunità locali, soprattutto della Sicilia, geograficamente più esposte alla pressione migratoria”.
L’emergenza sanitaria incide quindi anche sulla gestione dell’immigrazione e concentra solo su alcune Regioni il peso della redistribuzione dei migranti. Ieri intanto, comunica il Viminale, sono stati trasferiti dall’hotspot dell’isola di Lampedusa 410 migranti. Ad oggi, sempre nell’isola, sono stati effettuati 590 tamponi sulle persone sbarcate. In queste ore, inoltre, altri 250 migranti dovrebbero essere trasferiti dalla struttura di Porto Empedocle.
La ministra Luciana Lamorgese, si legge nella nota, rimane sempre in contatto con il governatore della Regione Sicilia, Nello Musumeci. Il ministero sottolinea come tra i 2.500 test sierologici effettuati sui migranti, il tasso di positività sia molto basso. Il comunicato parla anche delle navi-quarantena, che il Viminale intende usare per il periodo di isolamento che devono trascorrere le persone appena sbarcate: “Sono cinque le manifestazioni di interesse per il noleggio di navi con capienza di circa 600 posti, da destinare alla quarantena dei migranti. La procedura di gara terminerà venerdì e l’obiettivo del Governo è quello di poter disporre nei prossimi giorni almeno di due unità navali”. Non solo: è stata anche avviata la bonifica di un’area militare, si legge, che ospiterà ricoveri abitativi destinati al periodo di isolamento fiduciario dei migranti.
Il ministero ha anche annunciato che è stato disposto l’invio di un contingente di militari in Sicilia per la sorveglianza delle strutture di isolamento fiduciario sanitario. Dei militari sono stati inviati anche in Friuli Venezia Giulia per rafforzare il controllo delle frontiere terrestri. Dallo scorso 16 luglio, comunica infine il ministero, sono ripresi i voli per i rimpatri verso la Tunisia e a oggi sono quattro i charter effettuati per un totale di 80 cittadini tunisini trasferiti dopo il blocco legato al lockdown.