Quindicimila euro in appello. A tanto ammonta la somma di denaro che Giacomo Bozzoli, indagato con il fratello Alex ed altri due operai per la morte e la scomparsa dello zio Mario Bozzoli avvenuta nella fonderia di famiglia a Marcheno. Giacomo Bozzoli dovrà risarcire il danno delle sue tre vittime per saldare il suo debito con la giustizia.
I fatti risalgono ad un credito di 300 mila euro che Giacomo Bozzoli ha saldato usando metodi leciti ed illeciti. Minacce di morte sarebbero state utilizzate per riscuotere il credito. Vittima Ernesto Rossetti con i figli Stefano e Samanta.
Condannato in primo grado a 5 mesi e a 9mila euro di provvisionale esecutiva Bozzoli sfrutterebbe una legge di recente approvazione che consente, attraverso un accordo economico con le vittime, di evitare i processi per alcuni tipi di reati, tra i quali, appunto, l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
Stessa strada sarebbe intenzionato a percorrere anche Adelio Bozzoli, padre di Giacomo, imputato insieme al figlio per la stessa ipotesi di reato.