Due colpi. Uno risalente al 15 aprile, l’altro al 14 luglio del 2018. Coltelli e bottiglie rotte tra le mani, percosse, botte e infine le rapine. Svolta nelle indagini sulla baby gang seminatrice del panico tra le vie del centro storico.
Dopo accurate indagini gli inquirenti hanno tratto in arresto cinque persone. Si tratta di cinque giovani di origine pakistana e indiana. Gli arrestati, condotto in carcere, hanno tra i 20 ed i 24 anni. Il modus operandi era pressochè sempre lo stesso.
La banda si avvicinava alle vittime, li minacciava con coltelli o bottiglie rotte per farsi consegnare zaini e portafogli. Così è stato anche il 15 aprile dello scorso anno quando un ragazzo pakistano è stato derubato in pieno centro storico. In questo caso la tentata reazione del giovane all’aggressione è stata pagata a caro prezzo: calci, pugni e ferite da arma da taglio hanno lasciato a terra il rapinato.
La seconda rapina è invece avvenuta al «Parco dei Poeti» al villaggio Badia dove il gruppetto di delinquenti ha aggredito tre giovani bresciani. In questo caso per le minacce e la rapina non è stato usato un coltello ma a una bottiglia rotta puntata al collo di uno dei tre con zaini e cellulari fatti sparire in un secondo.
Sul posto è poi intervenuta la Polizia. Grazie alla descrizione fornita i poliziotti sono riusciti a rintracciare tre componenti della banda di rapinatori, uno dei quali ha provato invano a fornire anche false generalità. Dopo attente indagini per il gruppetto sono scattate le manette.