Regione Lombardia ha affidato all’ATS di Brescia il ruolo di “pilota” di un progetto sperimentale, volto a contrastare la violenza subita sia dai minori che assistono alla violenza domestica che dalle minorenni che subiscono violenza di genere. L’obiettivo della sperimentazione triennale è quello di promuovere degli interventi mirati al trattamento dei soggetti maltrattanti e maltrattati, e un modello di relazione tra le Istituzioni e i professionisti, per fare rete e contrastare insieme questo problema.
“Subire violenza o assisterla crea una situazione psicologica devastante e traumatica di cui si può protrarre le conseguenze anche nella crescita – ha detto Claudio Sileo, direttore di Ats Brescia – Con questa sperimentazione abbiamo validato alcuni modelli di gestione e presa in carico che Regione Lombardia poi estenderà sull’intero territorio Regionale”.
ATS insieme agli altri attori della sperimentazione ha mostrato i risultati del progetto e ha posto le basi per riflessioni future sul tema. Sanità, scuola, sicurezza, enti locali e terzo settore hanno, infatti, co-progettato una serie di interventi. Il piano sperimentale ha posto uno sguardo nuovo sulla rete di cura, assistenza e giustizia per assumere una posizione comune sul sistema famiglia, ma soprattutto sul minore che assiste alla violenza.
“La Regione ha finanziato l’attività sperimentale – ha concluso Sileo – ma i soldi devono esserci per continuare queste attività. Il modello che abbiamo proposto alla Regione non sperpera il denaro pubblico, ma ci dovranno essere più finanziamenti, indirizzati anche al trattamento dei soggetti maltrattanti oltre a quelli indirizzati ai soggetti che hanno subito o assistito alla violenza”.