A Montirone la Maggioranza di centro-destra è implosa.
Il vento di crisi ormai da qualche settimana stava spirando ma forse nessuno si aspettava del repertino epilogo con un terremoto politico così violento da portare 9 consiglieri su 12 a dimettersi e, quindi, a mandare a casa l’intera Giunta e lo stesso primo cittadino Eugenio Stucchi.
Un accumulo di tensioni culminate nelle ultime ore dal ritiro delle deleghe all’assessora Noemi Pegoiani. Per molti “la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso” e, sommata ai malumori sempre più forti, portate 9 consiglieri della Maggioranza a rassegnare le dimissioni ed aprire la strada al Commissariamento del Comune.
A Montirone sono ore moto concitate con un Primo Cittadino che, con tutta probabilità, è stato preso in contropiede da una decisione di queste proporzioni e che mai si sarebbe aspettato una dimissione in massa dei consiglieri che lo sostenevano.
Dall’altra parte il logorio delle relazioni e della fiducia proprio tra i consiglieri di Maggioranza e il Sindaco Stucchi.
Sullo sfondo, pare, anche le segreterie provinciali dei partiti di centrodestra, soprese di un epilogo così repentino che ha avuto l’effetto, di fatto, di riconsegnare ai cittadini, e nella fattispecie alla Prefettura in attesa di nuove elezioni, le chiavi del Comune.
Il Prefetto di Brescia, Attilio Visconti, preso atto della sfiducia al Sindaco e alla Giunta ha subito nominato il Commissario Prefettizio nella persona del viceprefetto Vicario, da pochi giorni a Brescia per gestire gli affari correnti e accompagnare Montirone alle prossime elezioni amministrative