Emanuele Moraschini ha perso la pazienza. Il neo Presidente della Provincia di Brescia, eletto lo scorso 29 gennaio, è ancora alle prese con il “tira e molla” dei partiti che non trovano l’accordo e di fatto stanno bloccando l’assegnazione delle deleghe.
“La ricerca dell’intesa per definire le nomine assegnate ai consiglieri – scrive Moraschini in una nota – sta diventando troppo lunga. Nonostante la buona volontà, a oggi non è ancora stato individuato un assetto condiviso. La provincia è operativa, ma manca quell’elemento di condivisione e confronto che solo il lavoro dei consiglieri può dare”
Moraschini richiama alla responsabilità i partiti perché risolvano al più presto. E ricorda che la Provincia è chiamata a governare 2000 Km di strade, 59 istituti scolastici, con annessi 141 edifici e 2050 aule.
“Se entro il 31 marzo non si arriverà a un accordo definitivo – conclude Moraschini – è mia intenzione assegnare le deleghe in autonomia. Credo che in questo caso spetti al Presidente dare risposte ai cittadini. Mi sono definito il Presidente del fare perché credo che sia questo il compito di ogni Amministratore, costruire il bene per la collettività. Ho un’idea precisa di Provincia e, se non si troverà quanto prima un accordo, proporrò una mia soluzione”.
Val la pena ricordare ai bresciani che le deleghe per le quali i partiti di stanno accapigliando saranno valide per 8 mesi. Il 31 dicembre scade il Consiglio e con esso le deleghe che verranno assegnate a breve.