Dalle prime ore dell’alba è in corso un’operazione della Squadra Mobile della Questura di Brescia per l’esecuzione di 6 misure cautelari emesse dall’Autorità Giudiziaria di Brescia dietro richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Dr.ssa CALLEA nei confronti di un gruppo di persone, gravemente indiziate di aver ceduto sostanze stupefacenti ad una ragazza bresciana, causandone la morte per overdose.
Il fatto risale all’agosto scorso durante una festa organizzata nell’appartamento della madre nella zona sud della città.
Iniettando in vena l’eroina “lo sballo sarebbe stato più forte di quello provocato dal fumarla”. Purtroppo questa decisione, unita a una serie di concause come l’abuso di altre sostanze nelle ore precedenti, ha portato alla morte di Francesca Mainardi, una giovane bresciana morta per overdone nella notte fra il 22 e il 23 agosto scorsi.
Oggi l’iter di indagini per fare chiarezza su questa morte ha portato all’arresto di sei persone di cui tre in carcere, due ai domiciliari e una invece si trova all’estero.
Gli agenti della Polizia di stato hanno ricostruito nel dettaglio quelle tragiche ore e hanno così accertato le responsabilità in particolare del 33enne che avrebbe iniettato la dose letate alla giovane. Per lui l’accusa oggi è di omicidio preterintenzionale. Possesso e spaccio per gli altri individui coinvolti che facevano parte di tutta quella filiera di spaccio che è culminata con il tragico evento