Morì sul parquet di Mazzano durante una partita: dirigente condannato
Ha patteggiato una condanna per omicidio colposo di un anno di reclusione con pena sospesa il 40enne Derik Depolo, dirigente del Basket Trieste. Il 10 ottobre del 2016 il giovanissimo cestista Eugenio Rossetti, ragazzo di 16 anni con tanti sogni per il proprio futuro, morì nel corso della partita in casa del New Best Basket di Mazzano. Il giovane venne rianimato sul posto, e poi trasferito d’urgenza in ospedale. Il pronto intervento e le cure del caso tuttavia non strapparono alla morte Eugenio Rossetti deceduto meno di 24 ore dal suo ricovero. Una tragedia che aveva scosso non poco gli animi di tante persone. Per vederci chiaro la Procura di Brescia con il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, aveva aperto un’inchiesta. Dalle indagini si evidenziò che il giovane Rossetti soffriva di una grave malformazione cardiaca. Questo elemento oltre al certificato medico scaduto per il rinnovo dell’idoneità agonistica, sono stati gli espedienti per il rinvio a giudizio di Derik Depolo. Il certificato era risultato essere scaduto da due mesi, nonostante ciò Rossetti venne schierato in campo. Il giovane cestista si sentì male dopo pochi minuti dall’inizio della gara, alzò la mano per chiedere di essere sostituito. Ma il malore che lo travolse fu così violento che non riuscì nemmeno ad arrivare alla panchina.
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