“L’aria di Brescia ha sicuramente diverse criticità, ma negli ultimi anni la situazione ha subito un graduale e costante miglioramento. Lo dicono i dati contenuti nel primo rapporto dell’Osservatorio Aria Bene Comune, pubblicato lunedì 18 gennaio”.
Secondo Palazzo Loggia i dati sfruttati per sviluppare lo studio dell’Università di Utrecht, del Global Health Institute di Barcellona e del Tropical and Public Health Institute svizzero sarebbero meno recenti rispetto a quelli di Aria bene comune e perciò “fotografando di conseguenza una realtà non attuale”.
Per il Comune questa ricerca avrebbe inoltre il carattere di “uno studio modellistico, il cui obiettivo principale è quello di sottolineare l’importanza di adottare dei valori limite sempre più bassi per ridurre la mortalità generale e non di rilevare la mortalità reale nel territorio. Infatti, riporta il numero teorico calcolato matematicamente di decessi evitabili se si adottassero limiti di legge sempre più bassi”.
Stando a quanto dichiarato dall’Amministrazione lo studio del Comune sarebbe quindi più recente e affidabile poiché i dati sanitari e ambientali riportati fanno riferimento, principalmente, a valutazioni epidemiologiche e non a calcoli modellistici.
“Il Comune di Brescia, pur rispettando il lavoro svolto dagli studiosi olandesi – conclude la nota – ritiene di essere andato più avanti, sia negli studi, sia nelle politiche volte a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, illustrate anche nel documento dell’Osservatorio”.