Mercoledì 27 marzo, verso le ore 17, nel cantiere di Orzivecchi della RSA “Carlo Frigerio“ ha perso la vita Nazmi Morina, operaio edile di 52 anni, padre di quattro figli, travolto da un bancale di serramenti che stava movimentando con una gru. Dura la nota di Cgil, Cisl e Uil di Brescia a seguito di questa ennesima tragedia.
“Situazione inaccettabile”
“Siamo di fronte a una situazione inaccettabile di perdita di vite umane e a un impressionante incremento di denunce di infortunio all’INAIL; chiediamo venga messo in campo fin da subito un coordinamento e un controllo sulla formazione erogata, a volte fittizia o inadeguata, escludendo dai bandi di gara le imprese che violano le normative vigenti.
Come organizzazioni sindacali sottolineiamo la necessità urgente di una legge che sia stringente per le imprese che non hanno sensibilità sul piano della sicurezza e che mettono a repentaglio la vita o la salute dei propri dipendenti. I tempi sono maturi. Per arginare le morti bianche, le organizzazioni sindacali territoriali di Fillea Filca e Feneal ritengono indifferibile un atto di responsabilità collettiva.
Nel ritenere insufficienti le proposte del governo sul tavolo tecnico per la sicurezza nei cantieri, dobbiamo far cessare questa strage quotidiana, portare le tutele del codice degli appalti in tutti gli appalti privati, qualificare all’ingresso chi vuole fare impresa edile, dobbiamo colpire chi fa dumping contrattuale e specula sulla vita delle persone introducendo l’aggravante di “Omicidio sul lavoro”.
In attesa che gli organi competenti stabiliscano la reale responsabilità dell’accaduto, ci stringiamo alla famiglia portando il nostro più sentito cordoglio.
Come organizzazioni sindacali del settore edile continueremo la nostra lotta con mobilitazioni (assemblee, scioperi e presidi) per far sentire forte la voce dei lavoratori che dicono basta alle morti sul lavoro”.