Una mostra d’arte contemporanea italiana al Grand Tang Mall, un’incantevole area panoramica nella storica città cinese di Xi’an, ha attirato visitatori nel corso dell’ultimo mese.
La mostra itinerante, intitolata “Arte e artisti contemporanei dall’Italia sulla Via della seta”, si è chiusa oggi dopo 37 giorni presso il Museo d’Arte di Xi’an nell’area panoramica, avendo accolto oltre 60.000 visitatori.
“È come se la cultura tradizionale cinese e l’arte occidentale moderna comunicassero tra loro nello stesso spazio, rendendo la mostra un viaggio affascinante che va oltre il tempo e lo spazio”, ha detto Zhang Yin, un appassionato d’arte di Pechino.
Ciò che rende unica la mostra è il suo percorso itinerante. Secondo la sua curatrice, Angela Tecce, la mostra è iniziata in Italia, il punto finale dell’antica Via della seta. Ha fatto tappa in diversi Paesi e regioni lungo il percorso, tra cui la Turchia e l’Uzbekistan, e infine è approdata a Xi’an, in Cina, il punto di partenza della Via della seta.
Il tour della mostra in Cina può essere interpretato come un messaggio di rinnovamento e un nuovo inizio, in cui l’arte si conferma un vero facilitatore del dialogo, ha affermato Pasquale Terracciano, ex direttore generale per la diplomazia pubblica e culturale presso il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano, in una prefazione all’esposizione.
La comunicazione culturale tra Cina e Italia può essere ricondotta sino ai tempi antichi. Durante la Dinastia Han occidentale (202 a.C. – 25 d.C.), l’inviato cinese Zhang Qian iniziò il suo viaggio verso l’Occidente attraverso l’Asia centrale, e aprì una rotta commerciale che successivamente divenne la Via della seta.
Originariamente un luogo per gli scambi commerciali, si evolvette in un crocevia di diverse culture. Più di 700 anni fa, il mercante ed esploratore italiano Marco Polo viaggiò in Cina lungo l’antica Via della eeta. La cultura cinese si era diffusa sino alla Penisola italiana attraverso il commercio di seta, tè e porcellana, e l’architettura e l’arte romane si erano diffuse a loro volta in Cina.
Negli ultimi anni, il Museo d’Arte di Xi’an ha lavorato a stretto contatto con i suoi omologhi in Italia. Nel 2018, ha tenuto la mostra “Oltre il Muro: Mostra d’Arte Contemporanea di Xi’an” a Firenze, in Italia, che è stata molto apprezzata dalla gente del luogo.
Sia la Cina che l’Italia vantano lunghe storie. Poiché l’arte visiva non necessita di traduzione, la mostra può fungere da veicolo per un dialogo diretto tra arte classica e contemporanea, e tra Oriente e Occidente, ha dichiarato Yang Chao, curatore del Museo d’Arte di Xi’an.
In totale, sono state esposte alla mostra 31 opere d’arte di 33 artisti emergenti italiani e maestri affermati. Gli artisti hanno utilizzato una varietà di metodi creativi per manifestare gli sviluppi artistici più recenti dell’Italia, dagli anni Sessanta ai giorni nostri. Le opere esposte spaziavano dalla pittura alla fotografia, dalla scultura all’installazione.
Una delle opere d’arte, intitolata “Ciò che tiene tutto insieme”, ha attirato molti visitatori. Realizzata in porcellana e vetro organico, è stata ispirata dalla porcellana del palazzo reale di Napoli, mostrando il genere artistico allora popolare noto come Chinoiserie.
“La mostra itinerante è stata vitale per lo scambio culturale e la formazione di un consenso tra i popoli cinese e italiano nel mondo turbolento di oggi”, ha affermato Yang. (Xin) © Xinhua