“Comprendiamo l’impatto economico negativo per il territorio, ma la sicurezza delle persone è, e resta, la nostra priorità assoluta”. Queste sono le parole del consigliere provinciale Paolo Fontana e del presidente Emanuele Moraschini che, con una nota di rammarico, ufficializzano ciò che già era nell’aria: la Strada della Forra resta chiusa.
Nelle scorse settimane c’era stato l’annuncio dell’attesissima riapertura entro Pasqua, al termine dei lavori di messa in sicurezza e in tempo per l’avvio della stagione turistica. I lavori sono sì terminati, ma dopo il cauto ottimismo degli ultimi mesi qualcosa è andato storto.
I dati del monitoraggio costante, aggiornati al 16 aprile, indicano un movimento in crescita costante e preoccupante nelle ultime tre settimane: si registra a oggi una deformazione di 9 mm, quasi un centimetro, con un trend di crescita che non consente, a oggi, una riapertura in sicurezza.
A distanza di un anno e quattro mesi dall’enorme frana del 16 dicembre 2023, un nuovo duro colpo per chi in quel territorio ci vive e ci lavora. Ora quella che è nota come strada più bella del mondo rischia di diventare anche la più sfortunata, quasi maledetta proprio da quel paesaggio mozzafiato che l’ha resa celebre.
Ora si prova, ancora una volta, a guardare al futuro. I sensori sono sempre attivi e nuovi sistemi di misurazione sono in arrivo. “Confidiamo – ha concluso Fontana – di avere nelle prossime settimane un’evoluzione più confortante”.
“Siamo consapevoli dei disagi che questa decisione comporta per la nostra comunità e per il comparto turistico, ma, davanti a dati tecnici certi, serve responsabilità istituzionale – ha affermato con rammarico il sindaco di Tremosine Battista Girardi – Ringraziamo la Provincia per il lavoro svolto con serietà e trasparenza, e confidiamo che i prossimi sviluppi del monitoraggio possano portare a una riapertura in totale sicurezza”.