Demo banner - Articolo top+bottom desktop

Un gruppo consigliare, in Loggia e parallelamente un nuovo soggetto politico, totalmente civico saldamente ancorato nel centro destra.

È “Brescia Civica“, l’erede alla Civica Fabio Rolfi Sindaco che dopo l’uscita dell’ex candidato sindaco del centro destra, si prepara a camminare da sola.

“Un upgrade previsto già da inizio legislatura – sottolineano i componenti del gruppo in Loggia Massimiliano Battagliola, Giovanni Viviani e Balwinder Singh – ma che ha avuto bisogno di far maturare le condizioni per arrivare ad un gruppo consigliare, dentro la Loggia, e un Movimento, per la città”.

OBIETTIVO, “PARTITO DELLA CITTÀ”

“Indipendente da qualsiasi partito Brescia Civica – evidenzia Paolo Botticini – è oggi la terza forza in città. Ed è di fatto la quarta gamba del centro destra con Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia”.

Demo banner - Articolo top+bottom desktop

L’obiettivo è dichiarato: aggregare tutte quelle persone che si identificano nell’area del centro destra, non fanno parte però di nessun partito e, magari non vanno in piazza, non vanno alle manifestazioni ma ci sono quando ci si deve impegnare per la città.

Il termine “partito” non piace ai promotori del “movimento”. Almeno per ora. In prospettiva però l’idea di “un partito della città”, sempre di stampo civico è un’idea che accarezza i loro entusiasmi.

Pescare quindi nel “civismo di centro destra” da qui alle prossime elezioni amministrative per “creare un soggetto politico credibile – sottolinea Massimiliano Battagliola – in grado di costruire una classe dirigente riconoscibile e capace di offrire un’alternativa con una nuova e diversa visione della città rispetto all’attuale Giunta di centro sinistra che – aggiunge Botticini – “è più di sinistra che di centro sinistra”.

MENO “SPRECHI E PIU’ SOCIALE”

“Brescia Civica” abbozza già la sua linea nella proposta per la città: “Stop a politiche che portano il cittadino a essere un mero consumatore, meno investimenti superflui ed effimeri, più che a eventi che si consumano in poche ore – ribadisce Botticini – si incida di più sul sociale: casa, lavoro, famiglie. Bisogni veri e non effimeri superando questa amministrazione che sembra più votata al consenso che ai bisogni”.

Rezzola ha indicato anche una possibile linea da seguire, “sforbiciare le iniziative inutili e che fanno solo vetrina, i microeventi, un esempio su tutti può essere il Festival delle Luci”.

Parlando di compressione delle attuali spese dell’Amministrazione Comunale, Brescia Civica punta il dito su tre capitoli, come esempio: il logo di Brescia Città Europea, l’ufficio stampa del sindaco e le campagne di promozione del territorio ed eventi all’interno della città, “inutili – dicono – visto che i bresciani sono in città, altra cosa è farle all’esterno, in altre città per attirare turisti”.

BRESCIA CIVICA, “SPONTANEIMO BEN ORGANIZZATO”

A Brescia Civica la fantasia non manca, anche nel coniare nuovi termini per sottolineare alcune caratteristiche distintive del Movimento. “Non ci saranno tessere – almeno per ora assicurano – la porta è aperta a tutti, si entra nella ‘community’ partecipando agli eventi e alle iniziative culturali che verranno organizzate. Siamo per uno spontaneismo ben organizzato”.

E anche per la leadership l’idea è diversa: “Non c’è un presidente, un segretario, al momento – sottolineano – la nostra sarà una leadership diffusa, è leader chi è più presente, chi partecipa di più alla vita del Movimento. È un leader nei fatti” – concludono.

Demo banner - Articolo top+bottom desktop