È il primo strascico politico della sentenza con la quale Carlo Scarpa è stato condannato dalla Corte dei Conti a risarcire l’Università degli Studi di Brescia di oltre 329 mila euro per rapporti extra accademici dal 2007 al 2013, periodo in cui risultava docente a tempo pieno.
Carlo Scarpa è anche Presidente di Brescia Mobilità. E le reazioni politiche non si sono fatte attendere.
Gianpaolo Natali, consigliere comunale in Loggia di Fratelli d’Italia è lapidario e – attraverso un comunicato stampa – chiede le immediate dimissioni di Scarpa dall’azienda il cui azionista è proprio il Comune di Brescia.
“Le scelte della giunta comunale in fatto di Brescia Mobilità vanno riviste, completamente e con effetto istantaneo – scrive Natali, consigliere comunale e presidente della Commissione Bilancio.
Il riferimento è alla recente sentenza della Corte dei Conti che ha condannato Carlo Scarpa, professore ordinario di Economia e Management dell’Università degli Studi di Brescia, e presidente in carica di Brescia Mobilità, appunto, a risarcire l’ateneo per la somma di 329.794,83 euro per aver intrattenuto, nel periodo 2007-2013, rapporti professionali extra accademici mentre risultava essere docente a tempo pieno.
“Un fatto increscioso – sottolinea Natali – che impone un tempestivo cambio di rotta alla guida di Brescia Mobilità e che a questo punto mina la credibilità delle scelte effettuate dallo stesso Comune di Brescia, di cui Brescia Mobilità è società partecipata al cento per cento. Mi chiedo, diversamente, l’opportunità di proseguire con l’attuale linea dirigenziale puntando su una figura la cui probità è stata messa in discussione da un organo di giustizia. E non si tratta chiaramente di fare congetture o macchinazioni politiche, bensì di appellarsi ad una sentenza nero su bianco della Corte dei Conti che parla di incarichi, quelli svolti da Scarpa, di particolare importanza e protratti per un periodo di tempo rilevante. Lungi dal voler ergersi a giudice della vicenda e tantomeno della persona e lasciando naturalmente il compito agli organi preposti, Fratelli d’Italia, che mantiene sempre una linea garantista, non può però esimersi dal tutelare l’interesse dei cittadini bresciani che hanno il diritto di essere rappresentati da un organismo integro. Per questo si chiedono le immeditate dimissioni del presidente di Brescia Mobilità, Carlo Scarpa, lo scioglimento del consiglio di amministrazione e la conseguente nomina di nuovi direttori e amministratori delegati. Atti che ritengo doverosi a salvaguardia di una trasparenza e di una correttezza messe fortemente a repentaglio, compromettendo peraltro l’affidabilità della stessa giunta comunale”.
Natali esclude l’opportunità di mantenere in carica l’attuale apparato dirigenziale di Brescia Mobilità: “Ricordo tra l’altro che, a seguito di una recente richiesta di chiarimento sul progetto che Brescia Mobilità ha acquistato da Ferrovie dello Stato, lo stesso Scarpa ha parlato di risorse spese nel miglior modo possibile rispettando gli iter amministrativi e burocratici. Ma, obiettivamente, come fidarsi in questo momento? Scarpa purtroppo non appare più elemento di garanzia a capo di una società del Comune. Per tutti questi motivi chiediamo anche maggiori delucidazioni al sindaco Del Bono in merito alle scelte generali della giunta, visto che anche l’amministratore delegato di A2A risulta indagato. Anteporre il proprio tornaconto personale alla rigorosità della funzione pubblica non è esattamente quanto i cittadini bresciani meritano e si aspettano da un ente che dovrebbe rappresentarli. Da qui il dovere di prendere provvedimenti drastici e perentori” conclude Natali.