Lombardia in bilico fra arancione e rosso, ormai l’abbiamo capito. Il rischio che la nostra regione finisca nella fascia peggiore c’è, alla luce dei dati e dei nuovi parametri stabiliti per i passaggi di zona. A forte rischio slittamento anche lo sci che a questo punto è molto difficile possa ripartire il 18 gennaio. La perplessità del Cts su questa tematica è davvero tanta e in tal senso si era espresso anche il ministro Boccia.
Nel frattempo il comitato ha dato il suo via libera ai mondiali di Sci a Cortina dall’8 al 21 febbraio, ma alla condizione che non vi sia pubblico a bordo pista e all’arrivo. Anche gli atleti dovranno fermarsi il meno possibile, giusto il tempo di disputare la competizione.
Se nei giorni scorsi era emersa la volontà del governo di prorogare lo stato di emergenza fino a fine aprile, ora sembra che il Cts abbia richiesto addirittura di prolungarlo fino a fine luglio. Le motivazioni potrebbero essere trovate nel forte aumento di positivi in alcuni paesi europei, nella pressione sulle terapie intensive che rimane importante e nella necessità di proteggere la campagna vaccinale appena partita da una nuova risalita dei contagi. La speranza è inoltre di provare a superare questo inverno limitando i danni e arrivare poi all’estate, quando le temperature potrebbero alleviare la morsa del virus.